Studio di fase 1 di Obinutuzumab, anticorpo monoclonale umanizzato glicoingegnerizzato di tipo II anti-CD20 in pazienti affetti da linfoma a cellule B


L'anticorpo chimerico di tipo I anti-CD20 Rituximab ha migliorato in maniera significativa gli esiti per i pazienti con tumori maligni a cellule B; tuttavia molti pazienti con linfoma non-Hodgkin ( NHL ) rimangono incurabili.

Obinutuzumab ( GA101 ) è un anticorpo umanizzato glicoingegnerizzato di tipo II anti-CD20 che ha dimostrato attività superiore rispetto agli anticorpi di tipo I in vitro e in studi preclinici.

È stata valutata la sicurezza, l'efficacia e la farmacocinetica di GA101 in uno studio di fase 1 su 21 pazienti con linfoma non-Hodgkin indolente CD20+ pesantemente pretrattato, recidivato o refrattario.

I pazienti hanno ricevuto Obinutuzumab a dosi scalari ( 3 per coorte, range 50/100-1200/2000 mg ) per 8 cicli di 21 giorni.

La maggior parte degli eventi avversi sono stati di grado 1 e 2 ( 114 su 132 eventi avversi totali ); 7 pazienti hanno riportato un totale di 18 eventi avversi di grado 3 o 4.

Le reazioni correlate all'infusione sono state gli eventi avversi più comuni, con la maggior parte di essi che si è verificata durante la prima infusione e si è risolta con una gestione adeguata.
Tre pazienti hanno avuto reazioni correlate all'infusione di grado 3 o 4 correlate al farmaco.

La migliore risposta complessiva è stata del 43%, con 5 risposte complete e 4 risposte parziali.

In conclusione, i dati hanno indicato che Obinutuzumab è risultato ben tollerato e ha dimostrato attività incoraggianti fino a dosaggi di 2000 mg nei pazienti con linfoma non-Hodgkin trattati in precedenza. ( Xagena2012 )

Salles G et al, Blood 2012; 119: 5126-5132


Emo2012 Onco2012 Farma2012


Indietro

Altri articoli


Più della metà dei pazienti trattati con immunoterapia con cellule T mirate al recettore chimerico dell'antigene ( CAR ) CD19...


Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...


La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...


Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...


I prodotti a base di cellule T ingegnerizzate Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel; Yescarta ) e Brexucabtagene autoleucel ( Brexu-cel; Tecartus...


Nello studio di fase 3 MCL0208 della Fondazione Italiana Linfomi, il mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ) dopo trapianto autologo...


La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...


Precedenti analisi dello studio di fase 2 KEYNOTE-170 hanno dimostrato un'attività antitumorale efficace e una sicurezza accettabile di Pembrolizumab (...


Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...